Ortodonzia e Pedodonzia Lago di Garda

Mai più denti “storti” – Le strategie e le età giuste per la correzione

Mai più denti “storti” – Le strategie e le età giuste per la correzione 1920 1280 Selezionata per voi dal Dott. Baronchelli

Il problema è molto comune e non solo estetico. La prima visita deve essere fatta tra i quattro e i sette anni per valutare la situazione (e individuare le abitudini sbagliate) anche se nella maggior parte dei casi gli interventi vengono rimandati all’adolescenza. La scelta tra fisso e mobile dipende da diversi fattori compreso il “gradimento” del paziente. 

La prevenzione è l’obiettivo prioritario. Nei bimbi vanno controllate tutte le funzioni, dalla respirazione alla deglutizione, intervenendo subito sulle abitudini che potrebbero portare guai.

Il momento in cui intervenire dipende dal tipo di problema: alcuni vanno affrontati subito, altri possono aspettare. In genere il primo intervento dura 18-24 mesi nei quali si risolve il problema legato alla malocclusione, poi si tiene sotto controllo la situazione e arrivati all’età puberale si rivaluta il da farsi.

L’adolescenza è un momento ideale per l’ortodonzia perché l’organismo è ancora in crescita e molto plastico ma ci sono già i denti permanenti: in questa fase si possono risolvere malocclusioni che è bene trattare da adolescenti o si può perfezionare il trattamento precedente, allineando i denti o sistemando piccoli difetti rimasti dopo aver lavorato sulle “fondamenta” ossee con l’apparecchio portato nell’infanzia.

E’ fondamentale una valutazione attenta perché le tipologie di apparecchi sono tante e si può sempre trovare la più giusta per ciascuno: se per esempio un bambino è recalcitrante a portarlo può essere meglio un dispositivo fisso. 

I motivi per cui intervenire:

  • affollamento: se denti si sovrappongono fra loro, non crescono dritti e in maniera stabile
  • eruzione irregolare: quando i denti escono nel punto sbagliato male, per esempio ruotati
  • occlusione scorretta: se le arcate non chiudono bene, per i rapporti alterati fra mandibola e mascella

Le abitudini al rischio dei bambini:

  • deglutizione alterata: quando la lingua si interpone fra le arcate dentali
  • suzione: succhiare il dito, il ciuccio, ma anche penne o matite facilità la protusione degli incisivi
  • difficoltà respiratorie: se si respira a bocca aperta sale il rischio che la mandibola sporga in avanti

 

Tratto da: Corriere Salute – N°32

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