Le mascherine trasparenti sono la frontiera degli apparecchi ortodontici. Questi aligner sono concettualmente fissi (devono stare in sede più a lungo possibile per funzionare) ma sono mobili nella pratica, perché vanno tolte quando si mangia o per lavare i denti:ciò rende più accettabili e soprattuto facilita l’igiene orale, perché basta lavarsi i denti ogni volta prima di rimettere le mascherine per avere una bocca sempre pulita.
Ci occupiamo dell’analisi computerizzata della dentatura del paziente sulla base di radiografie; quindi con un software in 3D identifichiamo vari passi in un percorso che man mano sposta in denti fino a posizionarli in modo corretto.
Ogni passo viene “tradotto” in una mascherina in polimeri trasparenti, stampata al computer, che esercita una trazione sui denti e pian piano li sposta: il paziente indossa le mascherine una dopo l’altra (in genere cambiandole ogni due settimane).
Sono sempre più spesso gli adulti a sfoderare un sorriso con l’apparecchio, questo perché anche “da grandi” si piò fare qualcosa per avere una dentatura perfetta. Dopi una certa età non situò agire su mandibola e palato ma si può ottenere un buon allineamento.
Occorre sempre tener conto della motivazione e del rapporto rischio/beneficio correlato al trattamento ortodontico; sei mesi è il periodo minimo per un trattamento ortodontico, il tempo medio è 12-18 mesi.
Attenzione ai kit in vendita su internet con i presidi “fai da te”: possono creare gravi danni. Un riallineamento dei denti fine a se stesso può peggiorare il morso o alterare gli equilibri della bocca, serve una diagnosi adeguata e la supervisione dello specialista durante il trattamento e dopo, per mantenere i risultati raggiunti.
Tratto da: Corriere Salute – N°32